mercoledì 17 marzo 2010

LE MADRI DIVORZIATE



"Il 75 per cento dei divorzi sono chiesti dalle donne. Sappiamo fino a che punto il divorzio sconvolga l'esistenza dei bambini. Ecco perchè si trae la conclusione che le madri antepongano la propria vita sentimentale o, peggio, sessuale, all'amore per i propri figli: un sospetto costante, questo, che pervade la nostra società.

Si arriva anche, pur deplorando che le donne vogliano così frequentemente la separazione, a sospettarle di abuso di potere quando esigono che la residenza principale sia stabilita presso di loro per offrire una casa stabile ai propri figli.

Vedremo più avanti come il desiderio di un affidamento alternato, sempre più diffuso tra i padri, sia un'eccellente evoluzione, ma presupponga un rispetto reciproco tra i genitori.

Quanto alla madre che fa appello alla giustizia perchè il padre di suo figlio potrebbe essere psicologicamente perverso o maltrattante, è sistematicamente sospettata di essere una grande manipolatrice...

Se è vero che esistono casi di madri che accusano ingiustamente, bisogna però che i responsabili delle scelte, prestando ascolto ai bambini e analizzando i fatti di cronaca, imparino a non rifiutare di prendere in considerazione le preoccupazioni materne.

Certamente, può succedere che una madre abusi della propria posizione e cerchi di ledere gravemente l'immagine del padre, impedendo ai propri figli di vederlo o accusandolo ingiustamente di maltrattamenti. Ma - lo desumo dalla mia pratica e dal lungo tempo di ascolto che, per trent'anni ho riservato ai genitori, ai figli e ai nonni - è uno scenario poco frequente.

Negare credibilità a una madre, può sfociare in un dramma, come si è visto in un caso recente: una madre chiede la separazione dal marito, le cui violenze sulla sua persona sono attestate da numerosi verbali della polizia; il giudice delle cause familiari prescrive che il bambino vada a casa del padre ogni due domeniche, malgrado i timori della madre; il bambino viene ritrovato in un albergo, strangolato, accanto al padre in stato confusionale.

Bisognerebbe dare più ascolto all'apprensione delle madri.
..."


tratto da "Elogio della madre", Edwige Antier

3 commenti:

Unknown ha detto...

le separazioni sono sempre vissute come un fallimento, come la rottura di un progetto naufragato. ma di questa esperienza rimangono i figli, da crescere nonostante tutto, da amare e da educare. Ma se c'è di mezzo la violenza di un coniuge come causa della separazione, tutto diviene impossibile da gestire se questi, ed è purtroppo quello che accade spesso negli ultimi tempi, pretende di mantenere una relazione costante con i figli. Nonostante le accuse, per la maggior parte vere, di violenza, il coniuge violento oggi può fare il bello ed il cattivo tempo, con il supporto dell'entourage dei servizi sociali che dicono che la genitorialità va mantenuta: non ci sono santi che tengano. E i poveri bambini sono costretti ad incontri penosissimi che non vogliono fare, perché spaventati. Ma come! tutti possono lasciare tutti, ed un povero bambino che ha un genitore pericoloso se lo deve tenere vita natural durante? Vi ricordate che nell'antica Roma il pater familias aveva potere di vita e di morte su donne e bambini? Forse che in questa crisi morale, si sta tornando al diritto romano? Poveri noi! Anzi poveri bimbi!

Admin ha detto...

Si, mia cara, è proprio così. Siamo tornati indietro di migliaia di anni, con buona pace di istituzioni che anzichè tutelare le Vittime, tutelano i loro carnefici.

Anonimo ha detto...

Questo è molto vero ... l'uomo violento, sapendo che COMUNQUE, e a prescindere di qualsiasi cosa, vedrà sempre i suoi figli e avrà sempre tutti i suoi diritti, si sente ormai FORTE. Può comportarsi come gli pare, può essere violento e aggressivo in ogni senso della parola, sapendo che nessuno lo toccherà.

Questo è MOLTO grave.

Emeline Lori,
Madri Protettive nel Mondo