mercoledì 27 gennaio 2010

PAS:SINDROME DA ALIENAZIONE GENITORIALE O IMPUNITA' PER IL GENITORE ABUSANTE?



Segue...


I genitori "allineati" (in particolare le madri), contribuiscono a alienare l'affetto di un bambino dal padre.
Il comportamento della madre può sabotare il rapporto padre-figlio, più che il comportamento del padre possa sabotare il rapporto madre-bambino. Il legame dei bambini con la madre è più intenso, le madri hanno più accesso ai loro figli e più possibilità di esercitare influenza.
sottolineano la necessità di interventi terapeutici orientati alla famiglia e comprendono tutte le parti coinvolte nella dinamica: il bambino ed entrambi i genitori.

L'eziologia della PAS sarebbe legale e non medica: essa nascerebbe dalla paura dei GA di perdere l'affidamento dei figli, all'interno di battaglie legali assai aspre, ma non esisterebbe alcuna correlazione scientifica tra litigi giudiziari e patologie specifiche ( ciò non significa che non ci si possa ammalare nelle aule dei tribunali, ma non occorre inventare categorie patologiche nuove, quando basterebbe fare riferimento a depressione, fobie, e così via). Una patologia medica è correttamente diagnosticata dall'osservazione di sintomi personali. Gardner invece opererebbe una diagnosi sui GA osservando i figli e viceversa.

L'unico a non ricevere una diagnosi di PAS è il GB. Non ci sarebbe alcuna evidenza scientifica che GA e figli mostrino sintomi patologici. Inoltre certi atteggiamenti che i GA presentano, considerati patologici da Gardner, potrebbero essere ascritti alla libertà della persona di esprimere dispiacere, dolore, rabbia legati alla separazione, e anche il proprio libero pensiero riguardo l'ex-coniuge. Il trattamento che Gardner propone sarebbe non un trattamento terapeutico ma legale.

Quando un trattamento medico e della salute mentale hanno successo, i sintomi della malattia sono alleviati e ciò consente al paziente di vivere una vita normale. Al contrario, la terapia proposta da Gardner consisterebbe nel costringere il GA ad astenersi dall'esprimere opinioni negative sul GB, costringendo anzi, assieme ai figli, a manifestare affetto. Per ottenere ciò si ricorrerebbe a misure del tribunale, minacciando la perdita dell'affidamento e così via.

Tuttavia la coercizione può fare cambiare comportamenti ma non guarire. L'affetto e il rispetto non si ottengono con le misure legali (come non basta una legge sull'affido condiviso per creare collaborazione tra ex-coniugi). Il ricorrere alle misure legali sarebbe la prova più stringente che la PAS non è affatto una patologia. La PAS quindi non sarebbe ammissibile nei Tribunali per mancanza di basi scientifiche, oltre che per motivi politici e culturali, in particolare la società patriarcale userebbe la PAS per impedire alle donne la giusta affermazione dei loro diritti e dei diritti dei bambini di adattarsi con il rifiuto, ad una situazione di grande sofferenza. Per non parlare infine del fatto che molti uomini potrebbero continuare ad usare violenza ai deboli della società, assicurandosi l'impunità.

La teoria di Gardner della sessualità umana, che vede il contatto sessuale adulto-bambino come buono e vantaggioso per la riproduzione della specie (anche se corretto dallo stesso Gardner negli ultimi scritti) non rende la sua teoria al di sopra di ogni sospetto. Anche l'uso del termine PA al posto di PAS (per aggirare gli ostacoli) non cambierebbe la sostanza: anche la PA potrebbe essere usata per non prendere in considerazione le accuse di abuso.

Alcuni vedono la PAS come parte del sistema giudiziario caratterizzato dal contraddittorio più che dall'interesse di aiuto nei confronti delle famiglie. (Se questo è vero anche in Italia, si può comprendere come gli strumenti di intervento alternativi alle dispute, come la Mediazione familiare, facciano fatica a prendere piede). Il padre che ritiene di essere vittima di PAS anche in buona fede è comunque spinto a ricercare negli altri e mai in se stesso le colpe di ciò che avviene, mentre se non facesse riferimento a quella categoria, potrebbe essere agevolato nel farsi aiutare, per esempio, a migliorare la relazione con i propri figli.

In ogni caso, l'attenzione deve essere primariamente volta ai bambini: perché faticano o rifiutano di vedere un genitore, cosa sta accadendo, sono vittime di condizionamento o hanno subito un abuso? Queste sono le domande a cui i vari professionisti coinvolti devono cercare di rispondere senza posizioni preconcette.

fonte

www.bambinicoraggiosi.com 26 gennaio 2010

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